I castelli di Lastours (Chateaux de Lastours) sono un complesso fortificato in rovina che comprende quattro castelli indipendenti (Cabaret, Tour Régine, Surdespine o Fleur d'Espine, e Quertinheux), prima catari e poi francesi, sorti a partire dall'XI secolo e abbandonati alla fine del XVI secolo.
Sono collocati allineati su una cresta rocciosa (300 m s.l.m.) sovrastante il comune di Lastours, nel dipartimento francese dell'Aude, e dominano le valli dell'Orbeil e del Grésilhou, in una zona ricca di miniere di ferro.
I castelli vennero citati per la prima volta nel 1067 come proprietà dei signori di Cabaret, aderenti al catarismo, e dovevano comprendere allora solo tre fortezze. Durante la crociata albigese, nel 1209, dopo la presa di Carcassonne, furono attaccati da Simone di Montfort, che non riuscì ad espugnarli. All'epoca erano in possesso di Pierre-Roger de Cabaret. Quest'ultimo li cedette tuttavia nel 1211, passando alla parte avversa per ragioni oscure. Nel 1223 una comunità catara vi si insediò, e i castelli divennero sede del vescovo cataro di Carcassonne. Dopo un nuovo assedio iniziato nel 1227, da parte di Umberto V di Beaujeu, i Catari si arresero nel 1229.
Il possesso del castello passò quindi al re di Francia. Dopo il loro saccheggio, le fortificazioni furono ricostruite e ampliate e venne aggiunta la quarta, Tour Régine ("Torre Regina"). Divenne il centro amministrativo e militare di sei villaggi, costituenti la castellania di Cabardès.
Nel XVI secolo fu occupato dai Protestanti e fu liberato dal maresciallo de Joyeuse nel 1591. Persa l'importanza strategica vennero in seguito abbandonati.
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