Čertovy hlavy
Le Čertovy hlavy (in inglese: The Devil Heads) sono una coppia di sculture rupestri alte 9 metri vicino a Želízy, nella regione della Boemia centrale della Repubblica Ceca. Furono creati da Václav Levý nel 1841–1846. Il luogo è stato definito da molti visitatori il "posto più inquietante della Repubblica Ceca". In termini di dimensioni, è un'opera unica nella Repubblica Ceca. Sono le seconde teste scolpite più grandi al mondo, dopo le incisioni del Monte Rushmore negli Stati Uniti.
Le sculture sono state danneggiate dal tempo e dalle intemperie. Nel 2011 il privato ha fatto abbattere la pineta circostante, consentendo di vedere le teste dalla strada I/9. Čertovy hlavy sono liberamente accessibili lungo il sentiero turistico blu dall'ufficio comunale di Želízy. Il sentiero conduce anche al sistema di grotte di Klácelka, che contiene rilievi di personalità ed eroi di spicco della storia ceca. 2,5 km a nord-ovest di Želízy, si trovano altri due rilievi, noti come i ...Leggi tutto
Le Čertovy hlavy (in inglese: The Devil Heads) sono una coppia di sculture rupestri alte 9 metri vicino a Želízy, nella regione della Boemia centrale della Repubblica Ceca. Furono creati da Václav Levý nel 1841–1846. Il luogo è stato definito da molti visitatori il "posto più inquietante della Repubblica Ceca". In termini di dimensioni, è un'opera unica nella Repubblica Ceca. Sono le seconde teste scolpite più grandi al mondo, dopo le incisioni del Monte Rushmore negli Stati Uniti.
Le sculture sono state danneggiate dal tempo e dalle intemperie. Nel 2011 il privato ha fatto abbattere la pineta circostante, consentendo di vedere le teste dalla strada I/9. Čertovy hlavy sono liberamente accessibili lungo il sentiero turistico blu dall'ufficio comunale di Želízy. Il sentiero conduce anche al sistema di grotte di Klácelka, che contiene rilievi di personalità ed eroi di spicco della storia ceca. 2,5 km a nord-ovest di Želízy, si trovano altri due rilievi, noti come i rilievi dell'arpista e del serpente. Le sculture sono tutte scolpite in arenaria.
Aggiungi un commento