Österreich-Ungarn ( Impero austro-ungarico )

L'Impero austro-ungarico (in tedesco: Österreichisch-Ungarische Monarchie; in ungherese: Osztrák–Magyar Monarchia), o semplicemente Austria-Ungheria (in tedesco: Österreich-Ungarn; in ungherese: Ausztria-Magyarország) fu uno Stato dell'Europa centrale nato nel 1867 con il cosiddetto Ausgleich ("compromesso") tra la nobiltà ungherese e la monarchia asburgica inteso a riformare l'Impero austriaco nato nel 1804.

In virtù di questa riforma costituzionale l'Impero austriaco divenne «monarchia austro-ungarica» che, sotto l'identico sovrano, riconosceva l'esistenza di due regni distinti e in condizioni di parità, per cui il Regno d'Ungheria si autogovernava e godeva di una sua politica autonoma in molti campi. Gli Asburgo (o Absburgo) erano dunque sia imperatori d'Austria sia re di Ungheria. Il nome completo dello Stato era «I regni e le terre rappresentate nel concilio imperiale e le terre della Corona di Santo Stefano». Gli storici individuano questo compromesso col nome di "duplice monarchia": nei territori austriaci era denominato anche colloquialmente come kaiserliche und königliche (o k. u. k.) Doppelmonarchie ("Duplice monarchia imperiale e regia") o Donaumonarchie ("monarchia danubiana").

L'impero aveva una superficie di 680 000 km² (era il secondo Paese europeo per estensione dopo l'Impero russo) e nel 1910 contava 52 milioni di abitanti. La capitale era Vienna, città che passò dai 440 000 abitanti del 1840 ai 2 200 000 alla vigilia della prima guerra mondiale, quando era la terza città più grande d'Europa. Austria e Ungheria avevano costituzioni, parlamenti e ministeri separati (per l'Ungheria la capitale era Budapest). Il sovrano e i ministeri competenti per la politica estera, la politica economica e quella militare erano in comune. Accanto all'imperiale e regio esercito comune esistevano anche un esercito nazionale austriaco (Kaiserlich-königliche Landwehr) e uno ungherese (Magyar királyi honvédség). Le questioni finanziarie (come la spartizione delle spese comuni) e quelle commerciali erano regolate da compromessi decennali rinnovabili.

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L'Impero austro-ungarico (in tedesco: Österreichisch-Ungarische Monarchie; in ungherese: Osztrák–Magyar Monarchia), o semplicemente Austria-Ungheria (in tedesco: Österreich-Ungarn; in ungherese: Ausztria-Magyarország) fu uno Stato dell'Europa centrale nato nel 1867 con il cosiddetto Ausgleich ("compromesso") tra la nobiltà ungherese e la monarchia asburgica inteso a riformare l'Impero austriaco nato nel 1804.

In virtù di questa riforma costituzionale l'Impero austriaco divenne «monarchia austro-ungarica» che, sotto l'identico sovrano, riconosceva l'esistenza di due regni distinti e in condizioni di parità, per cui il Regno d'Ungheria si autogovernava e godeva di una sua politica autonoma in molti campi. Gli Asburgo (o Absburgo) erano dunque sia imperatori d'Austria sia re di Ungheria. Il nome completo dello Stato era «I regni e le terre rappresentate nel concilio imperiale e le terre della Corona di Santo Stefano». Gli storici individuano questo compromesso col nome di "duplice monarchia": nei territori austriaci era denominato anche colloquialmente come kaiserliche und königliche (o k. u. k.) Doppelmonarchie ("Duplice monarchia imperiale e regia") o Donaumonarchie ("monarchia danubiana").

L'impero aveva una superficie di 680 000 km² (era il secondo Paese europeo per estensione dopo l'Impero russo) e nel 1910 contava 52 milioni di abitanti. La capitale era Vienna, città che passò dai 440 000 abitanti del 1840 ai 2 200 000 alla vigilia della prima guerra mondiale, quando era la terza città più grande d'Europa. Austria e Ungheria avevano costituzioni, parlamenti e ministeri separati (per l'Ungheria la capitale era Budapest). Il sovrano e i ministeri competenti per la politica estera, la politica economica e quella militare erano in comune. Accanto all'imperiale e regio esercito comune esistevano anche un esercito nazionale austriaco (Kaiserlich-königliche Landwehr) e uno ungherese (Magyar királyi honvédség). Le questioni finanziarie (come la spartizione delle spese comuni) e quelle commerciali erano regolate da compromessi decennali rinnovabili.

Trattandosi di un impero multietnico in un'epoca di forte risveglio del nazionalismo, l'Austria-Ungheria fu continuamente travagliata dalle dispute fra gli undici gruppi etnici che lo componevano. Nonostante le dispute e rivalità tra i molti gruppi etnici facenti parte dell'Impero, l'economia dell’Austria-Ungheria divenne sempre più sviluppata, portando poi a una rapida industrializzazione dello stato, rendendolo così in breve tempo uno dei più potenti stati Europei. È ampiamente riconosciuto per essere stata la causa principale dello scoppio della prima guerra mondiale, in quanto, dopo l'assassinio dell'arciduca austriaco Francesco Ferdinando da parte di uno studente serbo, l'Austria attaccò il Regno di Serbia, dando così l'opportunità a moltissimi stati europei, ma anche esterni all'Europa, di scontrarsi tra di loro, poiché si stava vivendo un forte periodo di tensione nato dall'insoddisfazione, dalle mire espansionistiche e dai desideri di vendetta di certi paesi.