Kumari

Kumari, o Kumari Devi (कुमारी - Kumārī), è la Dea vivente degli Hindu, il suo culto ha sede in Nepal. Kumari ha letteralmente il significato di vergine, ad indicare la purezza della Dea. È l'incarnazione della Dea Taleju Bhawani, meglio conosciuta come Durgā, in India. La Kumari viene scelta tra le bambine delle caste buddiste delle famiglie newar, gli Sakya residenti a Kathmandu, la stessa cui apparteneva il Buddha, in qualunque momento dallo svezzamento alla pubertà. Anche se scelta tra i buddisti è equamente venerata da buddisti e induisti, questo è dovuto al ruolo di legittimante del potere reale nell'annuale festa del Kumari Jiatra.

È molto difficile stilare una lista definitiva delle Kumari. Gli studiosi ne citano tredici, ma probabilmente sono di più. Alcuni dati fanno pensare che vi sia una Kumari in ogni villaggio newar, anche se non sempre sono permanenti e il cerimoniale che regola le loro vite non è uguale. Le più importanti sono le Kumari reali di Patan, Kathmandu e Bhaktapur, direttamente connesse con il re. Nel Nepal, dal 1300 al 1760 vi furono tre regni nella valle di Kathmandu; ognuno con un palazzo reale, un tempio della dea Taleju e le Kumari. A seguito dell'invasione e dell'unificazione del 1769 solo la Kumari di Kathmandu mantenne il titolo di reale, conquistando la superiorità su tutte le altre. Inoltre la Kumari reale di Kathamndu è colei che pone la tika, il sacro segno rosso, sulla fronte del re.

L'attuale Kumari reale è Trishna Shakya. Verrà detronizzata all'arrivo della prima mestruazione o a seguito di perdite di sangue o malattie (basta il sangue di un piccolo graffio), infatti per restare pura la Kumari non può ricevere le cure di alcun dottore.

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