Banff National Park

( Parco nazionale Banff )

Il parco nazionale Banff è un'area protetta del Canada istituita il 25 novembre 1885, circostanza che lo rende il primo del suo genere ad essere istituito in territorio canadese. Si tratta di una delle aree protette costituenti il parco delle Montagne Rocciose Canadesi, riconosciuto nel 1984 dall'UNESCO come patrimonio dell'umanità. Situato nelle Montagne Rocciose Canadesi all'interno della provincia canadese dell'Alberta, a 110-180 km di distanza di Calgary, si estende su 6641 km² ed è caratterizzato da terreno montuoso, con ghiacciai, foreste di conifere e paesaggi alpini. La Icefields Parkway, una sezione dell'Alberta Highway 93, si estende da Lake Louise al parco nazionale Jasper a nord. Le foreste provinciali e il parco nazionale Yoho sono localizzati a poca distanza a ovest, mentre il parco nazionale Kootenay si trova a meridione e Kananaskis Country a sud-est. Il principale centro commerciale...Leggi tutto

Il parco nazionale Banff è un'area protetta del Canada istituita il 25 novembre 1885, circostanza che lo rende il primo del suo genere ad essere istituito in territorio canadese. Si tratta di una delle aree protette costituenti il parco delle Montagne Rocciose Canadesi, riconosciuto nel 1984 dall'UNESCO come patrimonio dell'umanità. Situato nelle Montagne Rocciose Canadesi all'interno della provincia canadese dell'Alberta, a 110-180 km di distanza di Calgary, si estende su 6641 km² ed è caratterizzato da terreno montuoso, con ghiacciai, foreste di conifere e paesaggi alpini. La Icefields Parkway, una sezione dell'Alberta Highway 93, si estende da Lake Louise al parco nazionale Jasper a nord. Le foreste provinciali e il parco nazionale Yoho sono localizzati a poca distanza a ovest, mentre il parco nazionale Kootenay si trova a meridione e Kananaskis Country a sud-est. Il principale centro commerciale locale è l'agglomerato di Banff, nella valle del fiume Bow.

La Canadian Pacific Railway è risultata determinante nei primi anni di esistenza della zona protetta, costruendo l'hotel Banff Springs e quello di Lake Louise allo scopo di attirare turisti attraverso un'ampia pubblicità. All'inizio del XX secolo, a Banff furono costruite alcune strade, a volte per opera internati di guerra della prima guerra mondiale e con progetti di lavori pubblici avviate dopo la crisi del 1929. Dagli anni '60, le strutture ricettive nei parchi sono rimaste aperte tutto l'anno e le visite turistiche annuali a Banff sono aumentate fino a superare i 5 milioni negli anni '90. Altri milioni di persone attraversano il parco percorrendo l'autostrada transcanadese. Poiché Banff conta ancora oggi oltre tre milioni di visitatori all'anno, la salute del suo ecosistema è stata minacciata: a metà degli anni '90, Parks Canada, ente responsabile del sito, ha risposto avviando uno studio biennale in cui suggeriva di promuovere nuove politiche che mirassero a preservare l'integrità ecologica.

Il parco nazionale di Banff ha un clima subartico con tre ecoregioni, ovvero la montana, la alpina e la nivale. Le foreste sono dominate da pini contorti alle quote più basse e il peccio di Engelmann su quelle più alte al di sotto del limite degli alberi, al di sopra del quale si trovano principalmente erba, rocce e ghiaccio. Per quanto riguarda la fauna locale, si annoverano tra i mammiferi specie quali l'orso grizzly, il coguaro, il ghiottone, il wapiti, la pecora delle Montagne Rocciose e l'alce, oltre a centinaia di uccelli. Rettili e anfibi, benché presenti, si registrano solo in numero limitato. Le montagne sono composte da rocce sedimentarie che sono state spinte a est su strati rocciosi più recenti, tra 80 e 55 milioni di anni fa. Negli ultimi milioni di anni, i ghiacciai hanno talvolta coperto il grosso del parco, mentre oggi si trovano solo sui pendii delle vette maggiori: il campo di ghiaccio del monte Columbia, la più grande massa glaciale ininterrotta delle Montagne Rocciose, ha sede nella regione. L'erosione dell'acqua e del ghiaccio ha definito le montagne nelle loro forme attuali.

 Veduta dalla vetta del monte Sulphur che mostra Banff e le aree circostanti

Nel corso della sua storia, il parco nazionale di Banff è stato testimone di varie tensioni tra ambientalisti e chi aveva interesse a sfruttare il suolo. Sulla base di questi prodromi, fu istituito il parco il 25 novembre 1885 come riserva Banff Hot Springs, in risposta ai reclami contrastanti di chi aveva scoperto sorgenti termali e godeva del diritto di realizzare delle sorgenti termali per interessi commerciali.[1] Il primo ministro John A. Macdonald preferì non privatizzare la regione e dichiarò le sorgenti termali riserva protetta, ampliandola in seguito comprendendo il lago Louise e altre aree che si estendono a nord fino al campo di ghiaccio del monte Columbia.[2]

Le origini

Le prove archeologiche rinvenute a Vermilion Lakes indicano la prima attività umana a Banff al 10.300 a.C.[3] Prima del contatto con gli europei, quella che oggi è zona protetta ospitava molte popolazioni indigene, tra cui i Nakoda, gli Ktunaxa, gli Tsuut'Ina, i Kainah, i Piedi Neri, i Siksika e i Cree.[4][5] I popoli indigeni utilizzavano l'area per cacciare, pescare, commerciare, viaggiare, osservare e praticare la cultura.[4][5] Molte aree all'interno del parco nazionale di Banff risultano ancora conosciute con i toponimi Nakoda nomi come il lago Minnewanka e la catena di Waputik: inoltre, la grotta Cave and Basin finse in passato da importante sito dal valore culturale e spirituale per i Nakoda.[5]

Con l'ammissione della Columbia Britannica il 20 luglio 1871, il Canada accettò di costruire una ferrovia transcontinentale. Le attività di costruzione iniziarono nel 1875: il percorso selezionato prevedeva di attraversare il passo Kicking Horse e il più settentrionale passo di Yellowhead, snodandosi così attraverso le Montagne Rocciose canadesi.[2] Un decennio più tardi, il 7 novembre 1885, l'ultimo sito raggiunto fu Craigellachie.[2]

Istituzione legislativa e ampliamenti  L'hotel Banff Springs nel 1902

Ai sensi del Rocky Mountains Park Act, emanato il 23 giugno 1887, il parco di 26 km² venne ampliato passando a 674 km² e ribattezzato in "Parco delle Montagne Rocciose".[6] Si trattò del primo parco nazionale del Canada e il terzo istituito in Nord America, dopo Yellowstone e di Mackinac, nel Michigan settentrionale.[7] La Canadian Pacific Railway costruì l'hotel Banff Springs e lo chalet del lago Louise al fine di attirare turisti e aumentare il numero di passeggeri ferroviari.[2]

I discendenti dei Nakoda, legati alle Prime nazioni, furono allontanati dal parco nazionale di Banff tra il 1890 e il 1920, sempre allo scopo di accogliere visitatori. Chi si allontanò, firmò il cosiddetto trattato 7, che consentiva al Canada il diritto di esplorare la terra per ritrovare delle materie prime. All'inizio del XX secolo, con la scoperta del carbone in zona, aprì i battenti l'estrazione vicino al lago Minnewanka e, per un breve periodo, una miniera di antracite operò fino al 1904. La miniera di Bankhead, a Cascade Mountain, è stata gestita dalla Canadian Pacific Railway dal 1903 al 1922.[8]

Tra le altre politiche perseguite nei primi decenni, si annoveravano la promozione della caccia sportiva, del turismo e della conservazione della selvaggina. All'inizio, Banff acquisì popolarità tra i ricchi turisti europei e americani, il primo gruppo dei quali sbarcò in Canada su un transatlantico e proseguì verso ovest sulla ferrovia.[6] Alcuni visitatori parteciparono ad attività di alpinismo, spesso assumendo guide locali: tra questi, alcuni fondarono nel 1906 il Club alpino del Canada, il quale organizzò scalate, escursioni e campeggi nel parco.[9]

Nel 1911 Banff era raggiungibile in automobile da Calgary.[9] A partire dal 1916, Jim e Bill Brewster, due guide locali, misero a disposizione la possibilità di partecipare a escursioni in pullman.[10] Nel 1920 era disponibile l'accesso a Lake Louise su strada e il Banff-Windermere Road è stata aperta nel 1923 per collegare Banff con la Columbia Britannica.[9]

 Volantino pubblicitario del 1917 della Canadian Pacific Railway (nello specifico il monte Assiniboine

A livello di estensione, nel 1902, il parco subì un ampliamento per coprire 11.400 km², allargandosi nei dintorni del lago Louise e dei fiumi Bow, Red Deer, Kananaskis e Spray. Cedendo alle pressioni degli agricoltori e delle aziende di legname, la dimensione del parco scese nel 1911 a 4.663 km², eliminando molte aree pedemontane orientali dal parco. I confini mutarono più volte fino al 1930, quando l'area di Banff fu fissata a 6,697 km² ai sensi del National Parks Act.[6] La normativa, entrata in vigore il 30 maggio 1930, ribattezzò inoltre il parco Banff National Park, un termine che derivava dalla regione del Banffshire in Scozia.[11] Con la costruzione di un nuovo cancello est nel 1933, Alberta trasferì 0.84 km² al parco: assieme a tale cambiamento, ne avvennero altri in forma minore nel 1949, portando l'area del parco a 6.641 chilometri quadrati.[9]

Tra campi di internamento e turismo invernale

Durante la prima guerra mondiale, immigrati provenienti da Austria, Ungheria, Germania e Ucraina furono mandati a Banff per lavorare in campo di internamento.[12] Il campo principale era situato alle pendici del monte Castle, ma questo venne spostato a Cave and Basin durante l'inverno.[12] Molte vecchie infrastrutture e strade andarono inaugurate da uomini di varie origini slave, sebbene gli ucraini costituissero la maggioranza di quelli detenuti a Banff.[13] Targhe storiche e una statua erette dall'associazione delle libertà civili ucraino-canadesi commemorano gli internati a monte Castle e al sito nazionale storico di Cave and Basin in cui nel settembre 2013 è stato aperto un padiglione interpretativo che si occupa delle prime operazioni di internamento nazionali del Canada.[14]

 Il campo di internamento del monte Castle del 1915

Il turismo invernale a Banff iniziò nel febbraio 1917, con il primo carnevale invernale di Banff e con l'intenzione di aprirsi a un pubblico regionale della classe media.[15] Il carnevale ebbe luogo in un grande palazzo del ghiaccio, costruito nel 1917 dagli internati della Grande Guerra: questo riguardò sci di fondo, salto con gli sci, curling, racchette da neve e skijöring.[16] Nel 1931, il governo del Canada promulgò l'Unemployment and Farm Relief Act che presentò progetti di opere pubbliche nei parchi nazionali durante la Grande depressione.[17] A Banff, i lavoratori realizzarono un nuovo stabilimento balneare e una piscina a Upper Hot Springs, allo scopo di rendere meglio raggiungibili Cave e Basin; grazie al contributo dei Brewster, la prima stazione sciistica, il Sunshine, aprì i battenti.[13] Tra le altre opere che interessarono la regione, rientravano la costruzione di strade nel parco, attività intorno al sito cittadino di Banff e la costruzione di un'autostrada che collega Banff a Jasper.[13] Nel 1934 fu approvato il Public Works Construction Act, con cui si prevedevano numerosi finanziamenti pubblici per la realizzazione di una nuova struttura di registrazione al cancello est di Banff e di un edificio amministrativo a Banff. Nel 1940, la Icefields Parkway raggiunse l'area del campo di ghiaccio del Columbia e rese mutualmente raggiungibili Banff e Jasper.[18] La maggioranza delle infrastrutture presenti nel parco nazionale risale agli anni Trenta.[17]

I campi di internamento furono nuovamente istituiti a Banff durante la seconda guerra mondiale, con edifici situati a lago Louise, Stoney Creek e Healy Creek. I luoghi di prigionia erano perlopiù composti da mennoniti di Saskatchewan.[13] Il comprensorio sciistico del monte Norquay, sviluppato negli anni '30, ospitò la prima seggiovia installata in loco nel 1948.[6]

Le Olimpiadi

Dal 1968, quando l'hotel Banff Springs fu rimesso a nuovo per la stagione invernale, il parco ricevette un numero sorprendente di visitatori.[19] Negli anni '50 il completamento dell'autostrada transcanadese fornì un altro corridoio di trasporto attraverso la valle Bow, rendendo il sito più accessibile.[9]

Il Canada si attivò al fine di ospitare le Olimpiadi invernali a Banff, candidandolo per la prima volta per l'edizione del 1964, che alla fine andò assegnata a Innsbruck, in Austria. Il Canada perse per poco una seconda offerta, relativa alle Olimpiadi invernali del 1968, che invece si tennero a Grenoble, in Francia. Ancora una volta, Banff fu candidata nel 1972, con l'intenzione di tenere i giochi a lago Louise. La proposta avvenne in un contesto molto controverso, poiché vari gruppi di ambientalisti si opposero fermamente, in virtù del patrocinio offerto dalla compagnia produttrice di greggio Imperial Oil.[6] Cedendo alle pressioni, Jean Chrétien, allora ministro dell'Ambiente, con il sostegno del dipartimento governativo responsabile di Parks Canada, ritirò il suo placet all'offerta, con i giochi che alla fine si tennero a Sapporo, in Giappone.[6] Quando nelle vicinanze Calgary ospitò le Olimpiadi invernali 1988, gli eventi di sci di fondo si svolsero presso il Canmore Nordic Centre Provincial Park nell'insediamento omonimo, situato appena fuori dalle porte orientali del parco nazionale di Banff e sull'autostrada transcanadese.

Riconoscimento UNESCO e nuove politiche

Le politiche messe in atto dalla seconda metà del Novecento posero maggiore enfasi sulla necessità di conservare il luogo; il National Parks Act, emendato nel 1988, rese la necessità di preservare l'integrità ecologica la priorità fondamentale da perseguire. Inoltre, si prevedeva di consentire l'accesso di una maggiore fetta di visitatori.[6]

Nel 1984, Banff fu dichiarata dall'UNESCO patrimonio dell'umanità, così come il parco delle Montagne Rocciose Canadesi insieme alle altre zone tutelate che componevano il complesso, per i paesaggi montuosi contenenti vette, ghiacciai, laghi, cascate, canyon e grotte calcaree, nonché gruppi di fossili. In virtù di questo riconoscimento, è accresciuta la necessità di tutelare ancor meglio la zona.[20]

 
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Panorama dalla vetta del monte Sulphur che mostra Banff e i dintorni

Durante gli anni '80, Parks Canada si trasferì per privatizzare vari servizi del parco come i campi da golf e impose dei pagamenti da sostenere ai visitatori per usufruire di alcuni servizi e strutture al fine di aiutare a far fronte ai tagli di bilancio. Nel 1990, il comune di Banff fu incorporato, dando ai residenti locali più voce in capitolo riguardo a qualsiasi opera pubblica e privata venisse proposta.[21]

Negli anni '90, il Canadian Parks and Wilderness Society (CPAWS) intentò una serie di controversie giudiziarie in opposizione ai progetti proposti per il parco da aziende private che sembravano minacciarne l'integrità e aumentare il peso dell'impatto antropico.[6] Alla metà degli anni Novanta, si decise di avviare uno studio sulla valle Banff-Bow al fine di studiare migliori modalità di tutela ambientale e come sviluppare il parco.[22]

^ (EN) Karen R. Jones, Wolf Mountains: A History of Wolves Along the Great Divide, 6ª ed., University of Calgary Press, 2002, p. 108, ISBN 978-15-52-38072-7. ^ a b c d (EN) W.F. Lothian, A Brief History of Canada's National Parks, Parks Canada, 1987, ISBN 978-0-662-15217-0. ^ (EN) Daryl W. Fedje et al., Vermilion Lakes Site: Adaptations and Environments in the Canadian Rockies during the Latest Pleistocene and Early Holocene, in American Antiquity, vol. 60, 2017, pp. 81–108, DOI:10.2307/282077. ^ a b (EN) Rocky Mountain House National Historic Site, su pc.gc.ca. URL consultato il 20 maggio 2021 (archiviato dall'url originale il 6 gennaio 2019). ^ a b c (EN) Carly Adams, Sport and Recreation in Canadian History, Human Kinetics, 2020, p. 80, ISBN 978-14-92-59920-3. ^ a b c d e f g h Banff National Park, il primo parco nazionale canadese, su onemag.it. URL consultato il 20 maggio 2021. ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore pm ^ (EN) Brenda Koller, The Canadian Rockies Adventure Guide, Hunter Publishing, Inc, 2006, p. 202, ISBN 978-15-88-43573-6. ^ a b c d e (EN) W.F. Lothian, A Brief History of Canada's National Parks (cap. 2), Parks Canada, 1987, ISBN 978-0-662-15217-0. ^ (EN) About Brewster - History, su brewster.ca. URL consultato il 20 maggio 2021 (archiviato dall'url originale il 6 dicembre 2006). ^ (EN) Banff Townsite Area, su Parks Canada. URL consultato il 20 maggio 2021 (archiviato dall'url originale il 4 ottobre 2012). ^ a b (EN) Brandon Wilson, Banff's history with forgotten internment camps, su rmotoday.com, 8 novembre 2018. URL consultato il 20 maggio 2021. ^ a b c d (EN) First World War internment camps a 'difficult scar' for Canadian Ukrainians, su The Canadian Press, 2 settembre 2012. URL consultato il 20 maggio 2021. ^ Canadian First World War Internment Recognition Fund, su internmentcanada.ca, 2012. URL consultato il 20 maggio 2021 (archiviato dall'url originale il 25 marzo 2014). ^ (EN) Lauren Wheeler, 'We Want Pictures so Kodak as You Go': Promoting Winter Recreation in Banff in the 1920s, in Past Imperfect, vol. 15, 2009, pp. 6-35, DOI:10.21971/P7HC7D. ^ (EN) Skijoring on Banff Avenue, su banfflakelouise.com. URL consultato il 20 maggio 2021 (archiviato dall'url originale il 20 maggio 2021). ^ a b (EN) Robert Sandford, Ecology & Wonder in the Canadian Rocky Mountain Parks World Heritage Site, Athabasca University Press, 2010, p. 136, ISBN 978-1-897425-58-9. ^ (EN) A brief history of the Icefields Parkway, su pc.gc.ca. URL consultato il 20 maggio 2021. ^ Hotel History, su Fairmont Banff Springs. URL consultato il 20 maggio 2021. ^ (EN) Advisory Body Evaluation, su UNESCO, 1992. URL consultato il 20 maggio 2021. ^ Incorporation Agreement, su Comune di Banff. URL consultato il 20 maggio 2021. ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore pag968
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