Sardes Sinagogu
( Sardis Synagogue )Sardis Synagogue è una sinagoga situata nella provincia di Manisa, in Turchia, ed è la più grande sinagoga conosciuta che appartiene al mondo antico. Sardi era sotto numerosi governanti stranieri fino alla sua incorporazione nell'Impero Romano nel 133 aEV. La città fungeva allora da centro amministrativo della provincia romana della Lidia. Sardi fu ricostruita dopo il catastrofico terremoto della Lidia del 17 d.C. e conobbe un lungo periodo di prosperità sotto il dominio romano.
Si ritiene che Sardi abbia acquisito la sua comunità ebraica nel III secolo a.C., quando il re Antioco III (223-187 a.C.) incoraggiò gli ebrei di vari paesi, inclusa la Babilonia, a trasferirsi a Sardi. Giuseppe Flavio scrisse di un decreto di Lucio Antonio, un proquesto romano del 50-49 aEV: "Lucio Antonio ... al [popolo di Sardi], manda i saluti. Quegli ebrei, che sono concittadini di Roma, vennero da me, e mostrarono che avevano un'assemblea propria, secondo le loro leggi ancestrali.[Hanno a...Leggi tutto
Sardis Synagogue è una sinagoga situata nella provincia di Manisa, in Turchia, ed è la più grande sinagoga conosciuta che appartiene al mondo antico. Sardi era sotto numerosi governanti stranieri fino alla sua incorporazione nell'Impero Romano nel 133 aEV. La città fungeva allora da centro amministrativo della provincia romana della Lidia. Sardi fu ricostruita dopo il catastrofico terremoto della Lidia del 17 d.C. e conobbe un lungo periodo di prosperità sotto il dominio romano.
Si ritiene che Sardi abbia acquisito la sua comunità ebraica nel III secolo a.C., quando il re Antioco III (223-187 a.C.) incoraggiò gli ebrei di vari paesi, inclusa la Babilonia, a trasferirsi a Sardi. Giuseppe Flavio scrisse di un decreto di Lucio Antonio, un proquesto romano del 50-49 aEV: "Lucio Antonio ... al [popolo di Sardi], manda i saluti. Quegli ebrei, che sono concittadini di Roma, vennero da me, e mostrarono che avevano un'assemblea propria, secondo le loro leggi ancestrali.[Hanno avuto questa assemblea] fin dall'inizio, come anche un luogo proprio, in cui risolvevano le loro cause e controversie tra loro.Quindi, su loro richiesta a me, affinché questi fossero loro leciti, ordinai che fossero preservati i loro privilegi, e che fosse loro permesso di fare ciò»1 (Ant., XIV:10, 17). "Un posto tutto loro" è generalmente considerato un riferimento alla sinagoga di Sardi. Giuseppe Flavio notò che Caio Norbano Flacco, un proconsole romano alla fine del I secolo a.C., sostenne i diritti degli ebrei di Sardi di praticare la loro religione, compreso il diritto di donare al Tempio di Gerusalemme. (Ant., XVI:6,6).
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