Takalik Abaj

Takalik Abaj (conosciuto anche come Abaj Takalik) è un sito archeologico di epoca maya, che mostra anche caratteristiche tipiche della civiltà degli Olmechi. Il sito fiorì durante l'età pre-classica, dal 900 a.C. all'800. Era un centro importante e uno snodo commerciale, ubicato lungo un'antica via commerciale olmeca ed era strettamente correlato a Kaminaljuyú e Chocolá.

Il sito si trova vicino ad El Asintal, nel dipartimento di Retalhuleu del Guatemala, a 190 km di distanza da Città del Guatemala. Il nome del sito significa: "Pietre Erette", nella lingua locale K'ichè Maya; il nome antico è sconosciuto.

Il nucleo del sito copre circa 6,5 km quadrati, dove vi sono 82 strutture monumentali sparse in una dozzina di piazze. Vi sono anche 2 campi adibiti al gioco della palla centroamericano e oltre 282 monumenti in pietra, stele, e altari. Il materiale usato per costruirli è composto da pietre granitiche, diverse dalle pietre calcaree usate nelle varie città ...Leggi tutto

Takalik Abaj (conosciuto anche come Abaj Takalik) è un sito archeologico di epoca maya, che mostra anche caratteristiche tipiche della civiltà degli Olmechi. Il sito fiorì durante l'età pre-classica, dal 900 a.C. all'800. Era un centro importante e uno snodo commerciale, ubicato lungo un'antica via commerciale olmeca ed era strettamente correlato a Kaminaljuyú e Chocolá.

Il sito si trova vicino ad El Asintal, nel dipartimento di Retalhuleu del Guatemala, a 190 km di distanza da Città del Guatemala. Il nome del sito significa: "Pietre Erette", nella lingua locale K'ichè Maya; il nome antico è sconosciuto.

Il nucleo del sito copre circa 6,5 km quadrati, dove vi sono 82 strutture monumentali sparse in una dozzina di piazze. Vi sono anche 2 campi adibiti al gioco della palla centroamericano e oltre 282 monumenti in pietra, stele, e altari. Il materiale usato per costruirli è composto da pietre granitiche, diverse dalle pietre calcaree usate nelle varie città del dipartimento di Petén, in stile olmeco e maya arcaico.. Il sito è conosciuto per il suo sistema di drenaggio idraulico, che fa uso di un temazcal, e per le sue tombe risalenti al periodo pre-classico scoperte da alcuni dottori dell'Università Del Valle del Guatemala.

Anche se Takalik Abaj venne occupato all'inizio del Preclassico, la produzione architettonica iniziò a vedersi solo nel Preclassico.[1] Il sito ha una lunga storia riguardo al popolamento della zona, che avvenne dal Preclassico Medio fino al Postclassico. In questo periodo ci fu una produzione di ceramiche in stile ocosito, che continuò a fiorire fino al Tardo Classico, quando si mischiò allo stile dei K'iche', il quale in seguito prese il posto dello stile originario.[2]

Periodi di Takalik Abaj Periodo Divisione Data Descrizione Preclassico Preclassico Iniziale 1000–800 a.C. Popolazione mista Preclassico Medio 800–400 a.C. Olmechi Tardo Preclassico 400 a.C. – 200 d.C. Maya Classico Classico Iniziale 200–600 d.C. Conquista di Teotihuacan Tardo Classico Classico Tardo 600–900 d.C. Ri-popolazione locale Classico Terminale 800–900 d.C. Postclassico Postclassico Iniziale 900–1200 d.C. Occupazione K'iche' Tardo Postclassico 1200 d.C. – 1524 Abbandono Nota: I lassi di periodo usati a Takalik Abaj sono leggermente diversi da quelli complessivamente usati nella regione Mesoamericana. Preclassico iniziale

Takalik Abaj venne occupato alla fine del Preclassico iniziale.[3] I resti di una zona residenziale sono stati ritrovati a ovest del gruppo centrale, sul banco del corso d'acqua El Chorro. Le prime case erano costruite con pavimenti fatti di ciottolame ottenuto dai fiumi, e soffitti di canne sostenuti da pali di legno.[4] L'analisi del polline ha rivelato che i primi abitanti arrivarono sulla zona quando ancora vi era la foresta, e che iniziarono l'opera di disboscamento per coltivare il mais e altre piante.[5] In questa zona sono state ritrovati oltre 150 pezzi di ossidiana, provenienti principalmente dalle riserve di minerali presso le odierne San Martín Jilotepeque ed El Chayal.[6]

Preclassico medio

Takalik Abaj venne occupato di nuovo all'inizio del Preclassico Medio[1] da gente di origine Mixe-Zoque, come testimoniato dai ritrovamenti di sculture in stile olmeco risalenti a quel periodo.[7] La costruzione di abitazioni pubbliche iniziò nel Preclassico medio;[8] le prime erano state realizzate in argilla, parzialmente bruciata per farla indurire.[1] Le ceramiche di questo periodo erano realizzate nello stile locale Ocosito.[8] Lo stile locale mostra diverse affinità con i metodi di modellazione usati nella regione di Escuintla.[9]

 Stele 5 da Takalik Abaj. La data più nuova scritta sulla stele equivale all'anno 126.[10] Cliccare qui per vedere una foto della stele.Tardo Preclassico

Durante il Tardo Preclassico (400 a.C. – 200) diversi siti nella regione sulla costa Pacifica si svilupparono diventando vere città; Takalik Abaj fu una di queste, arrivando a contare 4 km² in estensione.[11] L'influenza Olmeca sulla zona costiera finì all'inizio del Tardo Preclassico.[9] In questo periodo Takalik Abaj emerse come un centro importante, caratterizzato da un proprio stile di arte e architettura;[12] gli abitanti iniziarono a creare sculture dalla roccia e a erigere steli e altari.[13] I monumenti venivano creati con significati politici e religiosi, alcuni dei quali con date in stile maya e rappresentazioni di governatori.[14] Questi monumenti portano iscrizioni di date che possono essere le prime ad usare il calendario a lungo conteggio.[15] Lo stile di scultura "potbelly" (a pancia di vaso) iniziò a vedersi attorno a questo periodo.[15]

L'apparizione delle sculture in stile maya e la fine dell'influenza olmeca rappresentano un segno di intrusione di nuovi abitanti nella zona, occupata in precedenza da gente di origini Mixe-Zoque.[16] Le élite Maya raggiunsero la città per prendere controllo del commercio del cacao.[15] Ci fu un regime di continuità negli stili locali con cui si facevano ceramiche dal Medio al Tardo Preclassico, e la transizione di stile da olmeco a maya potrebbe essere stata ideologico piuttosto che fisica.[15] I ritrovamenti di steli maya e una tomba reale maya suggeriscono che i Maya fossero in una posizione dominante, essendo giunti o come commercianti o come conquistatori.[17]

Vi sono prove che riguardano contatti culturali con Kaminaljuyu, una città che emerse come centro importante in quel periodo, fungendo da collegamento commerciale con la rotta del Rio Motagua, e di contatti con altri siti sulla costa pacifica.[18] All'interno di questa rotta commerciale estesa, Takalik Abaj e Kaminaljuyu furono le principali fonti di scambio di beni.[9] Lo stile maya nelle sculture si diffuse attraverso questa rete commerciale.[19]

Durante il Tardo Preclassico le strutture vennero costruite usando pietre vulcaniche tenute assieme da argilla, come si faceva nel Preclassico Medio.[1] Le costruzioni cominciarono a includere strutture con scale e scalinate con ciottoli rotondeggianti.[19]

Gli abitanti continuarono a usare lo stile Ocosito per produrre le ceramiche,[19] e i manufatti del Tardo Preclassico a Takalik Abaj iniziarono a subire l'influenza degli stili della zona di Miraflores, che includeva Escuintla, la Valle del Guatemala e la zona occidentale dell'attuale El Salvador.[9]

Classico Iniziale

Nel periodo Classico, a partire dal secondo secolo, lo stile con cui si realizzavano le stele cambiò, e venne adottato quello in uso nelle terre del bacino di Petén.[20] In questo periodo alcuni monumenti costruiti molti anni prima vennero intenzionalmente distrutti.[21] Lo stile ocosito delle ceramiche subì l'influenza dello stile Solano, associato con la cultura maya dei K'iche'.[22][23]

Gli scavi archeologici hanno rivelato indizi sulla distruzione dei monumenti, e l'arresto della produzione di nuove costruzioni coincide con l'arrivo delle ceramiche in stile Naranjo, imparentato con gli stili della città di Teotihuacan nella Valle del Messico.[23] Lo stile locale ocosito cominciò a cadere in disuso.[23] La presenza di invasori che importarono lo stile di Naranjo non durò a lungo, esercitando il proprio potere sulla città a distanza, ponendo governatori propri sul trono senza influenzare la composizione etnica generale.[24]

La conquista di Takalik Abaj spezzò le antiche rotte commerciali che passavano attraverso la costa pacifica dal Messico a El Salvador, che vennero sostituite da una nuova strada passante per la Sierra Madre e le terre nordoccidentali del Guatemala.[25]

 Struttura 12, datata al Classico Iniziale.[26]Tardo Classico

Nel Tardo Classico il sito iniziò a riprendersi dalla sconfitta precedente. Le ceramiche in stile Naranjo cominciarono a essere prodotte in quantità minore e iniziò la costruzione di nuovi monumenti, inclusi molti di quelli distrutti in precedenza dagli invasori.[27]

Postclassico

L'uso dello stile Ocosito continuò nel tempo, ma ci fu un'intrusione marcata di ceramiche K'iche' provenienti dalle alture, concentrate in particolar modo nella zona settentrionale del sito, in seguito portate in tutta la zona.[28] I rapporti fatti dagli indigeni K'iche' asseriscono che essi conquistarono la regione sulla costa, e che quindi la presenza delle ceramiche sia associata alla conquista di Takalik Abaj.[29]

La conquista K'iche' avvenne intorno all'anno 1000, quattro secoli prima di quanto era stato calcolato sulle basi di racconti indigeni.[30] La conquista non causò alcuna brusca interruzione dell'attività al sito; dopo l'arrivo dei K'iche' gli stili locali vennero sostituiti con quelli dei conquistatori.[31] Con ogni probabilità gli abitanti originali dei sito avevano già abbandonato la città che avevano occupato per quasi due millenni.[32]

Storia moderna

Il primo resoconto pubblicato sul sito risale al 1888, scritto da Gustav Bruhl.[33] Karl Sapper descrisse la Stele 1 nel 1894 dopo che la vide vicino alla strada per la quale stava passando.[33] Max Vollmberg, un artista tedesco, ritrasse la Stele 1 e notò altri monumenti che attrassero l'attenzione di Walter Lehmann.[33]

Nel 1902 l'eruzione del vulcano Santiaguito coprì il sito con uno strato di cenere spesso 40-50 centimetri.[34]

Walter Lehmann iniziò gli studi delle sculture di Takalik Abaj negli anni venti.[35] Nel gennaio del 1942 J. Eric S. Thompson visitò il sito con Ralph L. Roys e William Webb per conto del Carnegie Institution, studiando anche la costa pacifica,[36] e pubblicò un resoconto nel 1943.[35] Altre ricerche vennero svolte da Susanna Miles, Lee Parsons ed Edwin Shook.[35] Nel 1965 Susanna Miles diede al sito il nome Abaj Takalik, conosciuto in precedenza con altri nomi come San Isidro Piedra Parada, Santa Margarita e Colomba, un villaggio a nord del dipartimento di Quetzaltenango.[33]

Gli scavi al sito negli anni 70 vennero finanziati dall'Università della California.[35] Iniziarono nel 1976 con l'opera di John A. Graham, Robert F. Heizer ed Edwin M. Shook.[33] La prima stagione permise di riportare alla luce 40 nuovi monumenti, tra cui la Stele 5.[33] Gli scavi continuarono fino al 1981, con la scoperta di altri monumenti.[33] Dal 1987 in poi gli scavi vennero eseguiti dall'Instituto de Antropología e Historia del Guatemala sotto la direzione di Miguel Orrego e Christa Schieber, scoprendo altri nuovi monumenti.[37] Il sito è stato classificato come parco nazionale.[35]

 Canale di pietra per il drenaggio dell'acqua, datato intorno al Tardo Classico.[38]
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