Indonesia

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Contesto di Indonesia

L'Indonesia, ufficialmente Repubblica d'Indonesia (in indonesiano: Republik Indonesia), è uno Stato del sud-est asiatico. Composto da 17 508 isole (dato ufficiale del governo indonesiano, ministero del coordinamento marittimo, del 27 maggio 2018), è il più grande Stato-arcipelago del mondo e con più di 275 milioni di abitanti è il quarto Paese più popoloso del mondo dopo Cina, India e Stati Uniti e davanti a Pakistan, Nigeria e Brasile, oltreché il più popoloso paese a maggioranza musulmana.

Le frontiere terrestri del paese sono con Malaysia nell'isola del Borneo, con Papua Nuova Guinea nell'isola di Nuova Guinea e con Timor Est nell'isola di Timor. Altri paesi vicini sono Singapore, Filippine, Brunei, Australia e India (isole Andamane e Nicobare).

È una repubblica democratica presidenziale (vedi democrazia islamica), la cui capitale nazionale è la città di Giacarta, situata sull'isola di Giava.

L'interesse commerciale verso la regione dell'...Leggi tutto

L'Indonesia, ufficialmente Repubblica d'Indonesia (in indonesiano: Republik Indonesia), è uno Stato del sud-est asiatico. Composto da 17 508 isole (dato ufficiale del governo indonesiano, ministero del coordinamento marittimo, del 27 maggio 2018), è il più grande Stato-arcipelago del mondo e con più di 275 milioni di abitanti è il quarto Paese più popoloso del mondo dopo Cina, India e Stati Uniti e davanti a Pakistan, Nigeria e Brasile, oltreché il più popoloso paese a maggioranza musulmana.

Le frontiere terrestri del paese sono con Malaysia nell'isola del Borneo, con Papua Nuova Guinea nell'isola di Nuova Guinea e con Timor Est nell'isola di Timor. Altri paesi vicini sono Singapore, Filippine, Brunei, Australia e India (isole Andamane e Nicobare).

È una repubblica democratica presidenziale (vedi democrazia islamica), la cui capitale nazionale è la città di Giacarta, situata sull'isola di Giava.

L'interesse commerciale verso la regione dell'arcipelago malese risale almeno al VII secolo, quando il Regno Srivijaya già commerciava con la Cina e l'India. I sovrani locali adottarono gradualmente dall'India il modello culturale, religioso e politico fin dai primi secoli dopo Cristo, con la fioritura di regni indù e buddhisti. La storia indonesiana è stata influenzata dalle potenze straniere, interessate alle grandi risorse naturali che poteva offrire questa terra.

L'Islam fu introdotto dai mercanti stranieri. Le potenze europee combatterono l'un l'altra al fine di monopolizzare il commercio delle isole della Sonda e delle Molucche durante l'Età delle scoperte. Dopo tre secoli e mezzo di colonialismo olandese, l'Indonesia si assicurò la propria indipendenza dopo la seconda guerra mondiale. La storia recente dell'arcipelago si è subito dimostrata turbolenta, con sfide poste da calamità naturali, dal problema del separatismo, dal processo di democratizzazione e dai periodi di rapido mutamento economico.

Attraverso le sue numerose isole, l'Indonesia si compone di svariati gruppi etnici, linguistici e religiosi. Quello giavanese è il gruppo etnico più numeroso e dominante. Come Stato unitario e nazione l'Indonesia ha sviluppato un'identità condivisa basata su una lingua nazionale, una diversità etnica, un pluralismo religioso all'interno di una popolazione a maggioranza musulmana e una storia di colonialismo e di ribellione a esso.

Il motto nazionale indonesiano, che si trova sorretto dalla leggendaria Garuda, ossia l'aquila mitologica che ne orna il blasone, è emblematico in questo senso: Bhinneka tunggal ika ("Uniti nelle diversità", letteralmente "Molti, ma uno"). Tuttavia le tensioni settarie e il separatismo hanno portato a scontri violenti che hanno talvolta compromesso la stabilità politica ed economica.

È un paese ricco di contrasti: possiede vaste aree disabitate e selvagge, che sostengono una delle maggiori biodiversità del pianeta, e isole densamente popolate (la sola Giava conta 148 milioni di abitanti). Grandi sono le risorse naturali, in parte non ancora sviluppate, ma la povertà, all'inizio del XXI secolo, è ancora una realtà per vastissime fasce della popolazione.

Di più Indonesia

Informazioni di base
  • Moneta Rupia indonesiana
  • Nome originale Indonesia
  • Prefisso telefonico +62
  • Dominio Internet .id
  • Mains voltage 230V/50Hz
  • Democracy index 6.3
Population, Area & Driving side
  • Popolazione 270203917
  • La zona 1904570
  • Lato guida left
Cronologia
  •   Lo stesso argomento in dettaglio: Storia dell'Indonesia.
     Panorama di Bali

    Sotto l'influenza dell'Induismo e del Buddhismo, numerosi regni si formarono sulle isole di Sumatra e Giava dal VII al XIV secolo. L'arrivo di mercanti arabi, provenienti dallo stato del Gujarat (in India), portò alla diffusione dell'Islam, che divenne la religione predominante.

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      Lo stesso argomento in dettaglio: Storia dell'Indonesia.
     Panorama di Bali

    Sotto l'influenza dell'Induismo e del Buddhismo, numerosi regni si formarono sulle isole di Sumatra e Giava dal VII al XIV secolo. L'arrivo di mercanti arabi, provenienti dallo stato del Gujarat (in India), portò alla diffusione dell'Islam, che divenne la religione predominante.

    Nel XVI secolo i Portoghesi fondarono numerose colonie, tra cui Banten, Flores, Makassar e le Isole Molucche (Ambon, Ternate e Tidore). L'impero portoghese perse questi possedimenti dopo la sua sconfitta nella guerra olandese-portoghese.

    A partire dal 1602, gli Olandesi si stabilirono lentamente nell'attuale Indonesia, sfruttando il frazionamento in piccoli regni: in breve tempo le Indie orientali olandesi divennero uno dei possedimenti coloniali più ricchi del mondo, grazie al commercio delle spezie. Nel 1609 un accordo fu stretto tra le Indie Orientali Olandesi e il sovrano Saboa Tangan. Tra il XVII e il XVIII secolo il potente sultanato di Sambas assoggettò gli altri imperi limitrofi, divenendo per un ventennio il più ampio impero indonesiano. Nel 1824 il trattato anglo-olandese sancì la separazione tra i territori indonesiani e la Malesia britannica.

    I Paesi Bassi governarono l'Indonesia fino alla seconda guerra mondiale, prima come colonia fino allora sotto il controllo della Compagnia olandese delle Indie orientali, poi, dal XVII secolo direttamente alle dipendenze del governo olandese. Fra le due guerre mondiali si sviluppò un movimento di indipendenza indonesiano, che aveva come capi studenti e giovani professionisti, molti dei quali vennero imprigionati per le loro attività politiche.

    Durante il secondo conflitto mondiale, con i Paesi Bassi occupati dalla Germania, il Giappone invase la colonia e organizzò un comitato provvisorio con a capo il leader indipendentista Sukarno, Mohammad Hatta e Kyai. Nel marzo del 1945 il Giappone organizzò un comitato indonesiano per l'indipendenza. Il 17 agosto, nel contesto della guerra d'indipendenza indonesiana, Sukarno proclamò l'indipendenza e, il 17 dicembre 1949, dopo 4 anni di guerra e trattative, la regina Giuliana dei Paesi Bassi riconobbe l'indipendenza della colonia. Il primo presidente fu Sukarno e il suo vice Mohammad Hatta.

    Dagli anni cinquanta, Sukarno adottò politiche progressivamente più autoritarie[1], con una politica estera aggressiva[2], la chiusura dei giornali più critici verso il suo operato[3][4] e la repressione militare dei ribelli del PRRI (Governo Rivoluzionario della Repubblica d'Indonesia)-Permesta.[5] Negli anni sessanta ci furono scontri armati con la Malaysia e gravi difficoltà economiche. Nel 1962 all'Indonesia venne annessa la Nuova Guinea Occidentale, che era rimasta sino ad allora colonia olandese, assegnandole il nome di Irian Jaya.

    Nel 1965, con un colpo di Stato fiancheggiato dagli Stati Uniti, salì al potere il generale Suharto, che purgò le forze armate e il parlamento di tutti gli elementi filo-Sukarno, eliminando i membri del Partito comunista indonesiano, sciolse i sindacati ed eliminò la libertà di stampa, uccidendo nel processo tra 500 000 e più di un milione di persone, per la maggioranza simpatizzanti comunisti, socialisti, contadini poveri e appartenenti alla minoranza cinese.[6]

    Nei 32 anni al potere Suharto incoraggiò gli investimenti esteri che produssero una crescita economica del paese, ma si arricchì personalmente e favorì i familiari grazie a una diffusa corruzione, promuovendo al contempo una politica estera aggressiva fatta di annessioni e massacri. Nel 1998, dopo grandi proteste popolari e a causa di una crisi finanziaria, fu costretto alle dimissioni.

    Fra il 1998 e il 2001 l'Indonesia ha avuto tre presidenti: Jusuf Habibie, Abdurrahman Wahid e Megawati Sukarnoputri. Il 12 ottobre 2002, nell'isola di Bali, un attentato suicida di gihadisti musulmani contro alcuni locali turistici, frequentati principalmente da turisti occidentali, ha provocato la morte di 202 persone. Nel 2002, dopo 24 anni di occupazione indonesiana e tre di amministrazione ONU, Timor Est diventa indipendente. Anche altre regioni rivendicano l'indipendenza, in particolare Aceh (nord di Sumatra) e Papua, la sezione indonesiana dell'isola di Nuova Guinea.

    Nel 2004 le elezioni furono vinte da Susilo Bambang Yudhoyono. Il 26 dicembre 2004 la costa occidentale dell'isola di Sumatra, tra cui la provincia di Aceh, è stata prima colpita e devastata da un immane terremoto, che ha raggiunto magnitudo 9, e successivamente spazzata da un imponente tsunami che ha provocato onde di risalita alte fino 25 m, rendendo quest'area la più devastata dal maremoto dell'Oceano Indiano, con più di 200 000 morti.

    ^ Sukarno, Akmed - Enciclopedia Treccani, su treccani.it. ^ van de Kerkhof, 2005, pp. 28-31. ^ Anwar, Rosihan (2006). Sukarno, tentara, PKI: segitiga kekuasaan sebelum prahara politik, 1961–1965 (in Indonesian). Yayasan Obor Indonesia. ISBN 9789794616130. ^ Sukarno and the Indonesian Coup:The Untold Story, su books.google.com. ^ (EN) Stephen Kinzer, The Brothers: John Foster Dulles, Allen Dulles, and Their Secret World War, New York, Times Books, 2013. ^ Suharto Morte di un dittatore sangue e corruzione in 30 anni di potere, in la Repubblica, 28 gennaio 2008.
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