Trafalgar Square

Trafalgar Square è una piazza di Londra dedicata al ricordo della battaglia di Trafalgar (1805), in cui la Royal Navy di Horatio Nelson sconfisse le flotte combinate di Francia e Spagna, durante le guerre napoleoniche. Lord Nelson perse però la vita come eroe di guerra prima della fine della battaglia. In origine doveva essere intitolata a Re Guglielmo IV, ma l'architetto George Ledwell Taylor suggerì e ottenne di darle l'attuale nome.

Il sito dove oggi è situata Trafalgar Square era originariamente la sede delle stalle reali, le quali furono spostate presso Buckingham Palace. L'area della piazza fu interessata da un profondo rinnovamento urbano grazie all'architetto John Nash.

Trafalgar Square è ornata da un'imponente colonna dell'ammiraglio Nelson e da una serie di sculture commemorative.

Origini  Questo dipinto di James Pollard raffigura Trafalgar Square prima dell'erezione della colonna di Nelson.

Alcuni studi svolti nel 1960 misero in luce che, nell'area dove oggi insiste la piazza, circa 40.000 anni fa viveva una fauna di tipo continentale: sono stati infatti rinvenuti resti di leoni delle caverne, rinoceronti, elefanti dalle zanne dritte ed ippopotami.[1]

In ogni caso, la piazza fu sin dal tredicesimo secolo il centro vitale della città: durante il regno di Edoardo I, l'area era sede delle scuderie reali (King's Mews), li collocate fino a quando Giorgio IV, in seguito ad un incendio divampato nel 1534, le spostò presso Buckingham Palace.[2]

 Dieci fotogrammi di Trafalgar Square scattati da Wordsworth Donisthorpe nel 1890La piazza di Nash

Dopo che le scuderie reali vennero spostate presso Buckingham Palace, si venne a creare una vera e propria ferita del tessuto urbano che venne risanata solo nel 1826, quando una speciale commissione incaricò l'architetto John Nash di redigere un intervento di riqualificazione urbana e architettonica dell'area. Il progetto di Nash prevedeva un radicale intervento nella zona compresa tra St Martin's Lane e lo Strand, da realizzarsi mediante massicci sventramenti e la creazione di un rettifilo (l'odierna Duncannon Street) che tagliasse il sagrato della chiesa di Saint Martin-in-the-Fields. L'inizio dei lavori fu sancito dalla stipula del Charing Cross Act, nel 1826: fu nel 1835, inoltre, che si decise di intitolare la piazza - sotto la spinta dell'architetto George Ledwell Taylor - in onore alla vittoria britannica di Trafalgar, durante le guerre napoleoniche.

Malgrado il risanamento dell'area fu portato a compimento molto velocemente, il resto degli interventi si protrasse per numerosi altri anni. La National Gallery venne edificata nell'area a nord della piazza tra il 1832 ed il 1838 su progetto di William Wilkins: quando quest'ultimo tuttavia morì, la costruzione del complesso venne affidata a Charles Barry, che incrementò l'impatto monumentale che il museo avrebbe dovuto avere sulla piazza (anche mediante la creazione di una terrazza). Le fontane vennero aggiunte nel 1841; si decise di installare anche dei plinti, da utilizzare per l'illuminazione pubblica o per collocarvi statue. La piazza venne infine pavimentata con il tarmacadam, che verrà poi sostituito con materiali petrosi negli anni venti del XX secolo.

La piazza venne aperta al pubblico londinese il 1º maggio 1844[3].

La colonna di Nelson  La colonna di Nelson a Trafalgar Square

La colonna dell'ammiraglio Nelson ebbe una storia indipendente da quella del progetto di Barry. L'idea fu del "Nelson Memorial Committee", che nel 1838 presentò al governo un monumento per commemorare la figura di Horatio Nelson, caduto nel 1805 nella battaglia di Trafalgar, finanziato da offerte pubbliche, da erigere al centro della piazza. Fu indetto un concorso, poi vinto dall'architetto William Railton, che concepì una colonna in ordine corinzio alta 51.59 metri, con quattro leoni bronzei agli angoli del piedistallo e la statua dell'Ammiraglio collocata sul capitello. L'idea di Railton, nonostante le numerose critiche denigratorie, fu approvata, e la Colonna era già completa nel novembre del 1843.

Ciò malgrado, i rilievi in bronzo sul basamento della colonna non erano completi prima del maggio 1854 e i quattro leoni bronzei (seppur già previsti dal progetto originario) vennero aggiunti solo nel 1867. È interessante ricordare che questi leoni vennero realizzati da Edwin Landseer che, per riprodurre fedelmente il corpo del felino, plasmò le forme della propria opera modellandole sulle fattezze di un leone appena morto che si fece recapitare dallo zoo di Londra: la realizzazione delle sculture, tuttavia, impiegò così tanto tempo che il cadavere della creatura iniziò a putrefarsi e alcune parti delle sculture dovettero essere improvvisate.

 Uno dei quattro leoni collocati alla base della Colonna di Nelson

Nel 1940, le SS naziste - consce del suo valore simbolico - svilupparono un piano segreto per trasferire la Colonna di Nelson a Berlino (la stessa sorte sarebbe toccata alla produzione di Rembrandt esposta alla National Gallery) in seguito a un'eventuale invasione dell'Inghilterra.

^ (EN) J.W. Franks, Interglacial deposits at Trafalgar Square, London., in The New Phytologist, vol. 59, 1960, p. 145–150, DOI:10.1111/j.1469-8137.1960.tb06212.x, JSTOR 2429192. URL consultato il 10 giugno 2013. ^ (EN) The History of the Royal Mews, su royalcollection.org.uk, Royal Collection Trust. URL consultato il 25 novembre 2015 (archiviato dall'url originale il 25 novembre 2015). ^ Trafalgar Square: Everything you ever wanted to know about it, su ianvisits.co.uk, ianVisits. URL consultato l'8 gennaio 2021.
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