Contesto di Inghilterra

L'Inghilterra (in inglese: England, /ˈɪŋɡlənd/) è una delle quattro nazioni costitutive del Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord, l'unica a non costituire un'entità amministrativa e a non essere dotata di un governo autonomo. Condivide le frontiere con la Scozia a nord e con il Galles ad ovest, mentre il suo capoluogo è Londra, capitale del Regno Unito.

A nordovest è bagnata dal Mare d'Irlanda, a sudovest dal Mare Celtico, a est dal Mare del Nord e a sud dal Canale della Manica, che la separa dall'Europa continentale. L'Inghilterra comprende la maggior parte della regione centro-meridionale dell'isola della Gran Bretagna e conta inoltre più di 100 isole minori, come le Isole Scilly e l'Isola di Wight.

L'area che oggi si chiama Inghilterra era abitata da uomini già dal Paleolitico superiore, ma prende il nome dagli Anglosassoni, le popolazioni germaniche che si stabilirono in Britannia nel corso del V e VI secolo; England deriva dalla for...Leggi tutto

L'Inghilterra (in inglese: England, /ˈɪŋɡlənd/) è una delle quattro nazioni costitutive del Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord, l'unica a non costituire un'entità amministrativa e a non essere dotata di un governo autonomo. Condivide le frontiere con la Scozia a nord e con il Galles ad ovest, mentre il suo capoluogo è Londra, capitale del Regno Unito.

A nordovest è bagnata dal Mare d'Irlanda, a sudovest dal Mare Celtico, a est dal Mare del Nord e a sud dal Canale della Manica, che la separa dall'Europa continentale. L'Inghilterra comprende la maggior parte della regione centro-meridionale dell'isola della Gran Bretagna e conta inoltre più di 100 isole minori, come le Isole Scilly e l'Isola di Wight.

L'area che oggi si chiama Inghilterra era abitata da uomini già dal Paleolitico superiore, ma prende il nome dagli Anglosassoni, le popolazioni germaniche che si stabilirono in Britannia nel corso del V e VI secolo; England deriva dalla forma più antica Englaland che significa "Terra degli Angli" (latino: Anglia). L'Inghilterra divenne uno Stato unitario nel 927 (durante il regno di Æthelstan del Wessex) e a partire dal XV secolo iniziò ad avere un impatto significativo, sia culturale che geopolitico, sul resto del mondo. La lingua inglese, la Chiesa anglicana e il diritto inglese sono alla base delle organizzazioni dei paesi aderenti al Commonwealth. Il sistema politico parlamentare inglese è stato ampiamente adottato da altre nazioni. Proprio in Inghilterra, la rivoluzione industriale iniziò nel XVIII secolo, trasformandola nella prima nazione industrializzata al mondo. La Royal Society inglese ha posto le basi della moderna scienza sperimentale.

Il territorio inglese comprende per lo più basse colline e pianure, poste specialmente nel centro e nel sud dell'Inghilterra. Tuttavia, ci sono regioni montuose nel nord (ad esempio, le montagne Lake District, i Monti Pennini e le Yorkshire Dales) e nel sud-ovest (per esempio, Dartmoor e il Cotswolds). Londra, capitale dell'Inghilterra, è la più grande area metropolitana del Regno Unito. La popolazione inglese è di circa 57 milioni, circa l'84% dell'intera popolazione del Regno Unito, ed è in gran parte concentrata a Londra, nelle Midlands e nello Yorkshire. Prati e pascoli si trovano nelle aree fuori delle grandi città.

Il Regno d'Inghilterra includeva anche il Galles, la cui conquista fu completata da re Edoardo I nel 1282, ma l'unione formale si ebbe solo nel 1536. Il 1º maggio 1707, con l'Atto di Unione, il regno d'Inghilterra si unì al regno di Scozia per formare il nuovo Regno di Gran Bretagna. Nel 1801 la Gran Bretagna e il regno d'Irlanda, attraverso un secondo Atto di Unione, si fusero nel Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda.

Di più Inghilterra

Informazioni di base
  • Nome originale England
  • Prefisso telefonico +44
Population, Area & Driving side
  • Popolazione 46571900
  • La zona 130278
Cronologia
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    Le prime testimonianze della presenza umana, nella zona ora conosciuta come Inghilterra, sono state quelle attribuite all'Homo antecessor, risalente a circa 780000 anni fa. Le più antiche ossa proto-umane scoperte risalgono invece a 500000 anni fa.[1] Gli esseri umani moderni hanno costituito i primi nuclei abitati durante il periodo paleolitico superiore, anche se insediamenti permanenti sono stati istituiti solo negli ultimi 6000 anni.[2][3] Dopo l'ultima glaciazione solo i grandi mammiferi come i mammut, i bisonti e i rinoceronti lanosi rimasero. Circa 11000 anni fa, quando i ghiacci cominciarono a ritirarsi, gli esseri umani ripopolarono l'area. La ricerca genetica suggerisce che i popoli provenivano dalla parte settentrionale della penisola iberica.[4] Il livello del mare era più basso di adesso e la Gran Bretagna era collegata via terra sia all'Irlanda che all'Eurasia.[5]

    La cosiddetta "cultura del vaso campaniforme" arrivò intorno al 2500 a.C.[6] Sono di questo periodo i principali monumenti neolitici rimastici, come Stonehenge e Avebury. Lo sviluppo della fusione del ferro ha permesso la costruzione di migliori aratri, portando un avanzamento dell'agricoltura, così come la produzione di armi più efficaci.[7]

    Durante l'età del ferro, la cultura celtica, derivata dagli Hallstatt e La Tène, arrivò dall'Europa centrale. La società era tribale, secondo la Geographia di Tolomeo vi erano circa venti diverse tribù della zona. Tuttavia, le divisioni precedenti non sono note poiché i britannici non sapevano né leggere né scrivere. Come altre regioni ai margini dell'Impero, la Gran Bretagna aveva a lungo goduto di legami commerciali con i Romani. Giulio Cesare aveva tentato di invaderla due volte nel 55 a.C., anche se in gran parte senza successo.

    I Romani invasero la Britannia nel 43 d.C. durante il regno dell'imperatore Claudio, successivamente conquistando gran parte della Gran Bretagna, e la zona venne incorporata nell'Impero romano come provincia di Britannia.[8] La più nota delle tribù native che ha tentato di resistere sono stati i Catuvellauni guidati da Carataco. In seguito, una rivolta guidata da Boudicca, regina degli Iceni, si è conclusa con il suicidio della stessa regina in seguito alla sua sconfitta nella battaglia della strada Watling.[9] Da qui in poi, in Inghilterra, iniziò a prevalere la cultura greco-romana, con l'introduzione del diritto romano, dell'architettura romana, di reti fognarie, di molti strumenti agricoli e della seta.[10][11][12] Nel III secolo, l'imperatore Settimio Severo morì a Eboracum (l'odierna York), dove Costantino fu successivamente proclamato imperatore.[13]

    La data di introduzione del Cristianesimo in Inghilterra è tuttora oggetto di dibattito, ma certamente entro il IV secolo. A partire dal 410 l'Impero romano iniziò il suo declino e molte unità dell'esercito lasciarono l'Inghilterra per difendere l'Europa continentale e per partecipare a guerre civili.[14]

    Inghilterra nel medioevo
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    Il ritiro dei Romani lasciò l'Inghilterra aperta alle invasioni dei popoli pagani del nord-Europa, in particolare Angli, Sassoni e Juti che iniziarono a stabilirsi inizialmente nella parte orientale del paese.[14]

    Durante questo periodo, i possedimenti terrieri sembrano essere frammentati in numerosi territori tribali, ma dal VII secolo, questi si fusero in una dozzina di regni, tra cui i regni di Northumbria, Mercia, Wessex, Essex, Kent e Sussex. Nei secoli successivi il processo di consolidamento politico continuò.[15] Durante il IX secolo i continui e sempre più crescenti attacchi dei danesi culminarono con la sconfitta di molti regni inglesi e con il regno di Alfredo il Grande l'unico sopravvissuto.

    I secoli successivi hanno visto dure battaglie per la conquista del potere fino a quando la dinastia reale è stata ristabilita da Edoardo il Confessore nel 1042. Alla morte di Edoardo, una disputa sulla successione portò alla conquista normanna dell'Inghilterra da parte di un esercito guidato dal duca Guglielmo di Normandia.[16] Questa conquista ha portato alla quasi totale spoliazione dell'élite inglese e la sua sostituzione con una nuova aristocrazia di lingua francese, situazione che ha avuto un effetto profondo e permanente sulla lingua inglese.[17]

     Re Enrico V alla battaglia di Azincourt, combattuta il giorno di San Crispino che si concluse con una vittoria inglese contro un esercito francese di più grandi dimensioni, durante la guerra dei cent'anni.

    I Plantageneti ereditarono il trono inglese con Enrico II, aggiungendo l'Inghilterra al proprio impero angioino, che comprendeva feudi che la famiglia aveva ereditato in Francia.[18] Essi regnarono per tre secoli, con famosi monarchi come Riccardo I, Edoardo I, Edoardo III.[18] Quest'epoca ha visto radicali cambiamenti nel commercio e nella legislazione, compresa la firma della Magna Carta, uno statuto legale inglese utilizzato per limitare i poteri del sovrano e proteggere i privilegi degli uomini liberi. Il monachesimo cattolico fiorì e le università di Oxford e Cambridge furono fondate con il patrocinio reale. Il Principato del Galles divenne un feudo Plantageneto durante il XIII secolo[19] e la Signoria d'Irlanda fu donata alla monarchia inglese dal papa.

    Durante il XIV secolo, i Plantageneti e la dinastia di Valois affermavano di essere entrambi legittimi discendenti dei Capetingi e quindi possessori dei domini in Francia. Le due potenze finirono per scontrarsi in quella che venne poi chiamata la guerra dei cent'anni.[20] Un'epidemia di peste nera colpì l'Inghilterra, a partire nel 1348, e portò alla morte di quasi la metà degli abitanti.[21][22]

    Dal 1453-1487, si combatté una guerra civile tra i due rami della famiglia reale, gli York e i Lancaster, conosciuta come la guerra delle due rose.[23] La conclusione della guerra portò gli York a perdere il trono a favore di una famiglia nobile gallese, i Tudor, un ramo dei Lancaster guidato da Enrico Tudor, che invase l'Inghilterra con i gallesi e mercenari bretoni, guadagnando la vittoria nella battaglia di Bosworth Field, in cui fu ucciso il re Riccardo III di York.[24]

    Il simbolo dell'Inghilterra, la Rosa Tudor, viene dedicata a Riccardo III di York dalla famiglia Tudor, i quali divennero Duchi di Cambridge, luogo dove venne colta la rosa, all'ombra dell'università.

    Prima età moderna

    Il periodo Tudor coincide con la dinastia dei Tudor in Inghilterra iniziata con il regno di Enrico VII. Henry si impegnò in una serie di iniziative amministrative, economiche e diplomatiche. Ha prestato molta attenzione ai dettagli e, invece di spendere generosamente, si è concentrato sull'aumento di nuove entrate.[25] Henry riuscì a ripristinare il potere e la stabilità della monarchia della nazione dopo la guerra civile. La sua politica di sostegno all'industria della lana inglese e la sua situazione di stallo con i Paesi Bassi hanno avuto un beneficio duraturo per l'economia inglese. Ripristinò le finanze della nazione e ne rafforzò il sistema giudiziario. Il Rinascimento raggiunse l'Inghilterra attraverso i cortigiani italiani, che reintrodussero il dibattito artistico, educativo e accademico dall'antichità classica. L'Inghilterra iniziò a sviluppare abilità navali e l'esplorazione si intensificò nell'era della scoperta.[25][26]

     L'incontro tra Massimiliano I, imperatore del Sacro Romano Impero ed Enrico VIII. Sullo sfondo è raffigurata la Battaglia degli Speroni contro Luigi XII di Francia..

    Enrico VIII ruppe la comunione con la Chiesa cattolica, su questioni relative al suo divorzio e con l'Atto di Supremazia del 1534, proclamò sé stesso, in quanto monarca, a capo della Chiesa anglicana. In contrasto con gran parte del protestantesimo europeo, le radici della spaccatura erano più politiche che teologiche. Egli inoltre unì il Galles al Regno d'Inghilterra. La figlia di Enrico, Maria I tentò di ripristinare il cattolicesimo, ma il tentativo fallì dopo la sua morte e la successione a Elisabetta I che riaffermò la supremazia dell'anglicanesimo.

    La Riforma ha trasformato la religione inglese durante questo periodo. I cinque sovrani, Enrico VII, Enrico VIII, Edoardo VI, Maria I ed Elisabetta I avevano approcci completamente diversi, con Enrico VIII che sostituiva il papa come capo della Chiesa d'Inghilterra ma mantenendo dottrine cattoliche, Edoardo che imponeva un protestantesimo molto rigoroso, Mary tenta di ripristinare il cattolicesimo ed Elisabetta arriva a una posizione di compromesso che definiva la Chiesa d'Inghilterra non proprio protestante. Cominciò con le insistenti richieste di Enrico VIII di annullamento del suo matrimonio che papa Clemente VII si rifiutò di concedere. Enrico VIII incorporò legalmente la sua terra ancestrale Galles nel Regno d'Inghilterra con gli atti del 1535-1542. La rottura di Enrico con Roma provocò la minaccia di un'invasione francese o spagnolo su larga scala. Per proteggersi da questo rischio, a partire dal 1538 iniziò a costruire una catena difensiva lungo le coste meridionali e orientali dell'Inghilterra, dal Kent alla Cornovaglia.

    Ci furono conflitti religiosi interni durante il regno delle figlie di Enrico, Maria I ed Elisabetta I. Il primo ha riportato il paese al cattolicesimo, mentre il secondo ha di nuovo rotto da esso, affermando con forza la supremazia dell'anglicanesimo. L'era elisabettiana è l'epoca del regno di Elisabetta I ("la Regina Vergine"). Gli storici spesso la descrivono come l'età dell'oro nella storia inglese. L'Inghilterra elisabettiana rappresentò l'apogeo del Rinascimento inglese e vide il fiorire di arte, poesia, musica e letteratura. L'epoca è famosa soprattutto per il suo dramma, teatro e drammaturghi. Dal punto di vista economico, la fondazione della Borsa Reale (1565), la prima borsa valori in Inghilterra e una delle prime in Europa, si rivelò uno sviluppo della prima importanza, per lo sviluppo economico dell'Inghilterra e presto per il mondo intero. Con tasse più basse rispetto agli altri paesi europei del periodo, l'economia inglese si espanse. Durante questo periodo l'Inghilterra ebbe un governo centralizzato, ben organizzato ed efficace come risultato di vaste riforme Tudor.[27] Sono stati inoltre compiuti progressi scientifici significativi. Francis Bacon era un filosofo e statista che servì come procuratore generale e come Lord Cancelliere. Le sue opere sono viste come un contributo al metodo scientifico e rimasero influenti durante la Rivoluzione Scientifica.[28]

    I marinai inglesi esplorarono il mondo; Sir Francis Drake circumnavigò il globo tra il 1577 e il 1581, e Martin Frobisher esplorò l'Artico. Le loro avventure ispirarono molta poesia e dramma.[29] In competizione con la Spagna, la prima colonia inglese in America fu fondata 1585 dall'esploratore Walter Raleigh in Virginia e chiamata Roanoke. Gli aspetti economici delle colonie del Nuovo Mondo erano gestiti dalla Compagnia britannica delle Indie orientali, in concorrenza con Spagna e Olanda. Con la Compagnia delle Indie Orientali, l'Inghilterra si trovò in competizione con gli olandesi e i francesi ad est. Originariamente denominato "Governatore e Compagnia dei Mercanti di Londra che commerciano nelle Indie Orientali", la compagnia crebbe fino a rappresentare metà del commercio mondiale tra la metà del 1700 e l'inizio del 1800.[30] Sotto Elisabetta I, l'Inghilterra fu coinvolta in una guerra con la Spagna, che vide navi di proprietà privata combinarsi con le navi della regina in incursioni altamente redditizie contro il commercio spagnolo e le colonie.

    Un'armata salpò dalla Spagna nel 1588 come parte di un piano più ampio per invadere l'Inghilterra e ristabilire una monarchia cattolica. Il piano fu ostacolato da un cattivo coordinamento, da un tempo burrascoso e da attacchi faticosi da parte di una flotta inglese al comando di Lord Howard di Effingham. Questo fallimento non pose fine alla minaccia: la Spagna lanciò altre due armate, nel 1596 e nel 1597, ma entrambe furono respinte da tempeste. La struttura politica dell'isola cambiò nel 1603, quando il re di Scozia, Giacomo VI, un regno che era stato per lungo tempo rivale degli interessi inglesi, ereditò il trono d'Inghilterra come Giacomo I, creando così un'unione personale. Si autoproclamò re di Gran Bretagna, anche se questo non aveva alcuna base nel diritto inglese. Sotto l'egida di Giacomo I e di re Giacomo I, nel 1611 venne pubblicata la versione della Sacra Bibbia. Era la versione standard della Bibbia letta dalla maggior parte dei cristiani protestanti per quattrocento anni fino a quando le revisioni moderne furono prodotte nel XX secolo.

     La Restaurazione inglese: il re Carlo II e la pace dopo la guerra civile inglese.

    Sulla base di contrastanti posizioni politiche, religiose e sociali, la guerra civile inglese fu combattuta tra i sostenitori del Parlamento e quelli del re Carlo I, rispettivamente i Roundheads e i Cavalier. Questa era una parte dei più ampi scontri che presero nome di Guerre dei tre regni e che coinvolse anche la Scozia e l'Irlanda. I parlamentari uscirono vittoriosi, Carlo I fu giustiziato e il regno venne sostituito con il Commonwealth. A capo delle forze del Parlamento, Oliver Cromwell, che si dichiarò Lord Protettore nel 1653.[31] Dopo la morte di Cromwell, Carlo II fu invitato a tornare come monarca nel 1660 e così si ebbe la Restaurazione inglese. Fu stabilito costituzionalmente, tramite il Bill of Rights, che il re e il Parlamento avrebbero governato insieme, anche se il potere era di fatto al Parlamento. Tra le leggi, vi si stabilì che il potere legislativo era appannaggio del Parlamento e che il Re non poteva, senza l'assenso di esso, imporre tasse o mobilitare l'esercito.[32] Con la fondazione della Royal Society, 1660, lo sviluppo della scienza fu molto incoraggiato.

    Il grande incendio di Londra del 1666 distrusse gran parte della città, che però fu ricostruita poco dopo.[33] In Parlamento emersero due fazioni contrapposte, i Tories e i Whigs. I primi erano di stampo monarchico, i secondi liberali. Anche se i Tories inizialmente sostennero il re cattolico Giacomo II, alcuni di loro, insieme ai Whigs, lo deposero durante la "Gloriosa rivoluzione" del 1688 e invitarono il principe olandese Guglielmo III a diventare monarca. Nel 1707 vi fu un'unione politica tra l'Inghilterra e la Scozia, formando così il Regno di Gran Bretagna.[34] Le istituzioni delle due nazioni, come la giustizia e la chiesa, rimasero comunque indipendenti.[35]

    Epoca tardo moderna e contemporanea

    Il nuovo Regno di Gran Bretagna, sotto la spinta del progresso scientifico della Royal Society, delle idee illuministiche che andavano dilagando e grazie ad altre iniziative, andò incontro ad un periodo di grossissime innovazioni nel campo della scienza e dell'ingegneria. Questo aprì la strada per la costituzione dell'Impero britannico. La cosiddetta rivoluzione industriale, che nacque proprio in Inghilterra, fu un periodo di profondo cambiamento nelle condizioni socio-economiche e culturali dell'Inghilterra, con l'industrializzazione dell'agricoltura, della produzione manifatturiera e dell'estrazione minerari. L'apertura del nord-ovest dell'Inghilterra del Bridgewater Canal, avvenuta nel 1761, inaugurò l'età del trasporto via mare in Gran Bretagna.[36] Nel 1825 fece la sua prima comparsa la locomotiva a vapore per il trasporto passeggeri.[37]

    Durante la Rivoluzione Industriale, molti lavoratori si trasferirono dalla campagna inglese alle nuove aree urbane, per lavorare nelle fabbriche. Manchester e Birmingham, vennero rispettivamente soprannominate "magazzino del mondo" e "officina del mondo".[38][39] L'Inghilterra mantenne una relativa stabilità durante tutti i tumulti della Rivoluzione francese; William Pitt il Giovane fu Primo Ministro britannico per il regno di Giorgio III. Durante le guerre napoleoniche, Napoleone progettò l'invasione dell'isola. Tuttavia questo non riuscì e le forze francesi furono sconfitte dagli inglesi, prima via mare da Lord Nelson e poi sulla terra dal duca di Wellington. Le guerre napoleoniche favorirono il concetto di britannicità e di unità nazionale condivisa con gli scozzesi e i gallesi.[40]

    Durante l'età vittoriana, Londra diventò la più grande e popolosa metropoli del mondo, l'esercito e la marina inglesi godevano di un altissimo prestigio e gli scambi commerciali all'interno dell'Impero Britannico erano fiorenti.[41] Alcune agitazioni politiche avvenute in patria, come quelle dei cartisti e delle suffragette portarono ad una riforma legislativa e al suffragio universale.[42]

    Le tensioni tra le potenze dell'Europa centro-orientale portarono, nel 1914, alla prima guerra mondiale. Centinaia di migliaia di soldati inglesi morirono combattendo per il Regno Unito nella Triplice intesa. Due decenni più tardi, nella seconda guerra mondiale, il Regno Unito è stato ancora una volta uno degli alleati. Alla fine della "Strana guerra", Winston Churchill divenne il Primo Ministro, carica che mantenne per tutta la durata del secondo conflitto mondiale. Gli sviluppi nella tecnologia di guerra portarono alla distruzione di molte città inglesi a causa dei bombardamenti aerei. Dopo la guerra, l'impero britannico sperimentò una rapida decolonizzazione. Nello stesso periodo si assistette ad una accelerazione delle innovazioni tecnologiche: le automobili divennero il mezzo principale di trasporto e Frank Whittle sviluppò il motore a reazione.[43] Nel 1948 venne creato il Servizio Sanitario Nazionale (NHS) che fornisce assistenza sanitaria gratuita grazie al finanziamento pubblico.

    Dal XX secolo si è registrata una crescita significativa della popolazione in Inghilterra, per lo più proveniente da altre parti delle isole britanniche, ma anche dai paesi aderenti al Commonwealth, in particolare il subcontinente indiano.[44] Dal 1970 l'economia si è allontanata dalla produzione manifatturiera, verso il settore dei servizi.[45]

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