Contesto di Lombardia

La Lombardia [lombar'dia] (in lombardo Lombardìa, Lumbardìa o Lumbardéa) è una regione italiana a statuto ordinario di 10 000 773 abitanti dell'Italia nord-occidentale, prefigurata nel 1948 e istituita nel 1970.

Il suo territorio è suddiviso in 1 502 comuni (regione con il maggior numero di comuni su tutto il territorio nazionale), distribuiti in dodici enti di area vasta (undici province più la città metropolitana di Milano). La regione si posiziona prima in Italia per popolazione, densità abitativa e numero di enti locali, mentre è quarta per superficie, dopo Sicilia, Piemonte e Sardegna. Ha il suo capoluogo nella città di Milano. Confina a nord con la Svizzera (Canton Ticino e Canton Grigioni), a ovest con il Piemonte, a est con il Veneto e il Trentino-Alto Adige e a sud con l'Emilia-Romagna.

Di più Lombardia

Population, Area & Driving side
  • Popolazione 10067494
  • La zona 23863
Cronologia
  •   Lo stesso argomento in dettaglio: Storia della Lombardia.
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      Lo stesso argomento in dettaglio: Storia della Lombardia.
     Il Nord Italia in epoca romana, suddiviso nelle regioni augustee. Tra esse c'era Regio XI Transpadana, che aveva come capitale Mediolanum, cioè Milano Il re longobardo Alboino entra a Pavia. Il nome della regione deriva dal latino medievale Longobardia,Terra dei Longobardi, popolazione germanica che invase la penisola italica nel 568 d.C. e fece di Pavia la capitale del proprio regno.

    Nella Pianura Padana sono stati trovati vari oggetti che testimoniano la diffusione in essa già nel III millennio a.C. dell'uomo,[1] già presente almeno dal pleistocene in area prealpina[2]

    Le prime civiltà che si svilupparono furono quella Camuna (nel Neolitico) e la cultura di Golasecca (Età del bronzo). L'area lombarda centro-orientale fu interessata da un'influenza etrusca attorno al V secolo a.C. In seguito, nel IV secolo a.C., la regione fu invasa da varie genti Galliche, che daranno vita alle confederazioni degli Insubri, nella Lombardia occidentale dove daranno luogo alla fondazione di Milano, e dei Cenomani, nella Lombardia orientale e nell'area del basso Garda e delle rive del Po.

    Sul finire del III secolo a.C. gli antichi Romani incominciarono la conquista della Pianura Padana, scontrandosi con gli Insubri, mentre i Cenomani furono fin dall'inizio loro alleati. La provincia diede in seguito i natali a celebri esponenti della cultura latina, quali Plinio a Como e Virgilio a Mantova.

    Negli ultimi secoli dell'Impero Romano d'Occidente, Milano (Mediolanum) accrebbe notevolmente la propria importanza di centro politico e religioso (con l'episcopato di sant'Ambrogio), tanto che divenne una delle sedi dei tetrarchi al tempo di Costantino, il quale nel 313 d.C. emanò un editto chiamato editto di Milano, tramite cui si concedeva a tutti i sudditi la libertà di professare la propria religione, anche ai cristiani, fino ad allora esclusi da tale diritto.[3]

    Alla caduta dell'Impero romano d'Occidente (l'assedio di Pavia e la conseguente morte di Flavio Oreste furono gli episodi principali della caduta della pars Occidentalis [4]) furono i barbari a dominare la regione: prima arrivarono gli Eruli di Odoacre (476-493), poi gli Ostrogoti di Teodorico il Grande (493-553), che fecero di Pavia una delle sedi (insieme a Ravenna e Verona) del loro regno[5]. La Lombardia ritornò poi a far parte dell'Impero romano (questa volta dell'Impero bizantino) dopo la Guerra gotica, che durò circa 20 anni e che flagellò l'Italia intera. Dopo pochi anni di dominio imperiale bizantino, nel 568 i Longobardi attaccarono e conquistarono gran parte dell'Italia, e posero la loro capitale a Pavia.[6]

    È proprio in questo periodo che si iniziò a chiamare con il termine Langobardia i territori occupati dai Longobardi, ossia gran parte della Pianura Padana e l'attuale Toscana (Langobardia Maior) e i ducati di Spoleto e Benevento nell'Italia centrale e meridionale (Langobardia Minor).[7][8] Nel VII secolo il termine "Lombardia" prese a designare specificamente la marca carolingia comprendente Milano e Pavia, detta in precedenza Liguria o Neustria, anche se continuò ancora per più di un millennio a designare in senso lato l'intera Italia centro-settentrionale (vedi Lombardia (regione storica)).[9]

    Nel 774 il re dei Franchi Carlo Magno - disceso in Italia l'anno precedente, su invito del pontefice Adriano I minacciato dai Longobardi - conquistò Pavia, portò prigioniero in Gallia re Desiderio e si autoproclamò re dei Franchi e dei Longobardi, mentre fregiava del titolo di re d'Italia il proprio secondo figlio maschio Pipino. Il dominio franco diede inizio alla struttura politica feudale che caratterizzò l'Alto Medioevo.

    Con i sovrani carolingi la Lombardia fu parte del Regno d’Italia (800-1024), che fu subito dotato di una larga autonomia e che tese, senza giungervi del tutto, a un'organizzazione centralizzata delle funzioni amministrative, giudiziarie e finanziarie dello stato, concentrate nella capitale, Pavia[10].

     Pontida: lapide in ricordo della Lega Lombarda Stemma dei Visconti, signori di Milano

    Nella Pianura Padana del Basso Medioevo cominciò a diffondersi un modello politico nuovo: il comune medievale, protagonista di un ripopolamento delle città. Nel 1176 la Lega Lombarda sconfisse le truppe dell'imperatore Federico Barbarossa nella battaglia di Legnano. La pace di Costanza del 1183 sancì nel contempo la formale ubbidienza dei comuni all'imperatore e il sostanziale riconoscimento delle autonomie comunali da parte del sovrano. A partire dal XIII secolo il modello comunale entrò in crisi e venne presto soppiantato dalle nascenti Signorie: i Gonzaga a Mantova,[11] i Visconti e poi gli Sforza a Milano.[12]

    Nella seconda metà del Medioevo, in quella che veniva chiamata Lombardia (ovvero l'Italia del nord) cominciarono a differenziarsi la parte meridionale (Toscana) e quella orientale (Marca trevigiana, Marca veronese): il termine "Lombardia", da allora in poi, cominciò a identificare ormai solo la parte della Pianura padana situata a nordovest del fiume Mincio, soprattutto i territori soggetti al dominio dei Visconti prima e degli Sforza poi. Nel XV secolo la Lombardia divenne nuovamente terra di conquista: prima arrivarono i Veneziani da est, poi i Francesi rivendicarono la restante parte del Ducato di Milano che poi fu ceduto, dopo lunghi anni di guerra, il cui evento culminante fu la battaglia di Pavia del 1525, agli Spagnoli che vi rimasero a lungo, formalmente ancora sotto l'egida del Sacro Romano Impero.

    Durante questa dominazione la regione conobbe, dopo un primo periodo di prosperità, una progressiva decadenza, aggravata nel XVII secolo da epidemie di peste. Nel 1714 il Ducato di Milano, in seguito alla guerra di successione spagnola passò per eredità dagli Asburgo di Spagna agli Asburgo d'Austria; infine gli austriaci ottennero anche il ducato di Mantova.

     Il Regno d'Italia napoleonico, avente come capitale Milano, nel 1807, quando includeva anche l'Istria e la Dalmazia Carta del Regno Lombardo-Veneto, 1815-1866

    La parte orientale della regione, annessa alla Repubblica di Venezia nel corso del XV secolo, comprendeva i territori di Bergamo, Crema, Brescia e Salò, che seguirono dunque una storia in diversa dal resto della regione fino al 1797, quando la Lombardia conobbe nuovamente, dopo secoli di divisione, l'unità politica e amministrativa sotto l'egida di Napoleone Bonaparte.

    Dopo l'esperienza della Repubblica Transpadana, della Repubblica Cisalpina, del Regno d'Italia (di cui Milano fu formalmente la capitale con Napoleone Bonaparte re d'Italia), tutti Stati dipendenti dalla Francia napoleonica, la Restaurazione creò il Regno Lombardo-Veneto nuovamente sotto gli Asburgo d'Austria.

    La Lombardia fu poi un importante centro del Risorgimento, con le Cinque giornate di Milano del marzo 1848 e il successivo plebiscito, le Dieci Giornate di Brescia del 1849, i Martiri di Belfiore a Mantova negli anni tra il 1851 e il 1853. L'annessione della Lombardia al Regno di Sardegna avvenne in seguito alla seconda guerra di indipendenza nel 1859, guerra durante la quale la Lombardia fu il principale teatro di battaglia (battaglie di Montebello, Palestro, Magenta, Solferino e San Martino e San Fermo). Nel 1861, con la proclamazione del Regno d'Italia, la Lombardia entrò a far parte del moderno Stato italiano, ad eccezione della parte centro-orientale della provincia di Mantova che verrà annessa nel 1866 dopo la terza guerra di indipendenza. Per quanto riguarda la battaglia di Solferino, fu durante questo conflitto che Henry Dunant ha preso l'iniziativa di creare la Croce Rossa.

    Il fronte alpino della prima guerra mondiale attraversò il versante alpino lombardo orientale, e nel primo dopoguerra Milano fu il centro dei Fasci italiani di combattimento. Milano divenne poi Medaglia d'oro al valor militare per la Resistenza dopo la sua liberazione dal fascismo durante la seconda guerra mondiale, mentre la resistenza partigiana si spargeva nelle valli e nelle province.

    Seguendo i confini storici, nel 1948 viene prefigurata la regione amministrativa della Lombardia facente parte della neonata Repubblica Italiana.

    Negli anni del boom economico, Milano fu uno dei poli del "triangolo industriale" dell'Italia del nord. Gli anni di piombo ebbero ampia rilevanza in Lombardia, con la strage di piazza Fontana a Milano nel 1969 e la strage di Piazza della Loggia a Brescia nel 1974.

    Negli anni ottanta del XX secolo Milano divenne simbolo della crescita economica del Paese, e simbolo del rampantismo economico-finanziario della "Milano da bere", mentre il gruppo socialista milanese di Bettino Craxi era al governo nazionale. La città di Milano, nei primi anni 1990, fu l'origine della serie di scandali noti come Tangentopoli emersi dalle indagini giudiziarie della procura milanese note come Mani pulite, che poi si propagheranno nel resto del Paese.

    ^ "Cultura di Remedello" su MSN Encarta, su it.encarta.msn.com (archiviato dall'url originale il 13 marzo 2005). ^ Si vedano gli esempi del Buco del piombo (uomo di Neanderthal) e di Canzo (mesolitico), in provincia di Como. ^ Comolli e Goldstein, p. 116. ^ Pavia: Vestigia di una Civitas altomedievale, su academia.edu. ^ (EN) Piero Majocchi, Piero Majocchi, Pavia capitale del regno longobardo: strutture urbane e identità civica. URL consultato il 16 luglio 2021. ^ Comolli e Goldstein, p. 140. ^ Longobardi, in Treccani.it – Enciclopedie on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato l'8 novembre 2014. ^ Ermanno A. Arslan, Longobardi, in Enciclopedia dell'Arte Medievale, Treccani, 1996. URL consultato l'8 novembre 2014 (archiviato il 12 novembre 2014). ^ Lombardia, in Treccani.it – Enciclopedie on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato l'8 novembre 2014. ^ ITALICO, REGNO in "Enciclopedia Italiana", su www.treccani.it. URL consultato il 14 febbraio 2023. ^ I Gonzaga, su corriere.it. URL consultato il 31 marzo 2013 (archiviato dall'url originale il 13 aprile 2012). ^ Comolli e Goldstein, pp. 359-360.
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