Tre Cime di Lavaredo

Le Tre Cime di Lavaredo (Drei Zinnen in tedesco; Tré Zìmes in ladino cadorino) sono le cime più famose delle Dolomiti, al confine tra il territorio del Comune di Auronzo di Cadore e quello delle Dolomiti di Sesto nel comune di Dobbiaco, considerate tra le meraviglie naturali più note nel mondo dell'alpinismo, con la Cima Grande che rappresenta una delle classiche pareti nord delle Alpi, e permettono la vista panoramica delle cime circostanti e del parco Naturale Tre Cime.

 Le Tre cime di Lavaredo fotografate negli anni della prima guerra mondiale

Fra il 1915 e il 1917 le vette delle Lavaredo costituirono il fronte di guerra. Di questo periodo rimangono ancora evidenti resti (trincee, gallerie, baraccamenti) sul massiccio e sul vicino monte Paterno.

Il 9 luglio 1974 cadde tra le Tre Cime e il monte Paterno un elicottero Bell 206 dell'Esercito Italiano (sigla "EI613"), pilotato dal Capitano Pier Maria Medici dell'ALE. A bordo inoltre vi erano due Ufficiali di SM della Brigata alpina "Tridentina" (Ten. Col. Renzo Bulfone Ca. S.M. della Brigata e il Magg. Gianfranco Lastri Capo Ufficio OAIO).[1] A memoria dell'incidente, tra i due monti si trova una lapide commemorativa, composta anche dalle stesse pale dell'elicottero.

^ A pagina 61 di, Giovanni Tonicchi, Le Ali dell'Esercito dall'Aviazione leggera alla Cavalleria dell'aria 1951-2001, Viterbo, 2001, p. 207.
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